Alla riscoperta degli abbracci perduti

Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato quanto sono importanti abbracci, baci e carezze per l'essere umano.
È stato provato che il bisogno emotivo di affetto, di essere toccati, è una necessità fondamentale per la nostra esistenza. La sua assenza può provocare insicurezze, ansia e problemi psicologici sia da bambini sia nelle altre fasi della vita.


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Alla fine degli anni Cinquanta, un famoso studio dei coniugi ricercatori statunitensi Harlow dimostrò la preferenza nei cuccioli di scimmia per un soffice sostituto materno di peluche in grado di offrire solo calore rispetto a un sostituto materno di freddo metallo in grado però di nutrirli.
Da allora sono tante le ricerche sui legami di attaccamento che hanno rilevato come vicinanza e contatto fisico siano vitali per il neonato e determinanti per il benessere psico-fisico in tutte le età della vita. 

Perché coccole e tenerezze rispondono al bisogno innato di sentirsi protetti, riconosciuti, apprezzati e amati. E possiedono semplici ma straordinari poteri per il benessere.

Sono diversi i buoni motivi per essere (più) affettuosi nelle nostre relazioni. Eccone alcuni:

1) Il cervello ha bisogno del contatto fisico, lo dimostra la concentrazione di alcuni ormoni. Le manifestazioni di affetto aumentano per esempio il livello di ossitocina, ormone del benessere che riduce ansia e paura e dona il senso di calma.
Con abbracci, baci e carezze si abbassa invece il livello di cortisolo, l'ormone dello stress, migliorando la concentrazione e il sonno.

2) I benefici della vicinanza fisica non sono solamente psicologici, ma si riflettono sulla salute complessiva. Dare e ricevere gesti affettuosi ha effetti per esempio sulla pressione sanguigna e stimola le risposte immunitarie di difesa dell'organismo nelle malattie.

3) I gesti di affetto rinforzano i legami di coppia: manifestare il proprio affetto attraverso i gesti tra partner è un buon modo per consolidare la relazione, favorire l'empatia ed è associato ad una maggiore soddisfazione della relazione di coppia.

4) La manifestazione dell'affetto, attraverso gesti di tenerezza spontanei, ci rende agli occhi degli altri più degni di fiducia, più attendibili, più veri e autentici.

5) Toccare ed essere toccati in modo affettuoso ci rinforza dal punto di vista emotivo. Ci fa sentire contenuti e amati, infonde senso di sicurezza. Quando due persone sono unite in un abbraccio prolungato si registra una specie di sincronizzazione cerebrale e affettiva, con effetti positivi sul benessere psicofisico.

6) I benefici dei gesti d'affetto non si limitano al momento ma si protraggono nel tempo, si ripercuotono positivamente anche nel lungo periodo.
I neonati accuditi con tenerezza dai genitori diventeranno più facilmente adulti più socievoli, meno aggressivi, più stabili emotivamente.

7) Un abbraccio può attenuare anche la sofferenza fisica. La pelle contiene molte terminazioni nervose che vengono attivate al contatto, quando siamo avvolti da un abbraccio o anche solo quando una mano si poggia sulla spalla. La loro stimolazione riduce l'attivazione di altre fibre che trasmettono i messaggi di dolore. Chi ha a che fare con i malati sa quanto sono importanti i gesti di contatto nella cura.

Ovviamente, tutto questo non vuol dire iniziare a dare carezze e abbracci indiscriminatamente. Altri fattori come la personalità, la cultura e l'educazione influiscono sulla manifestazione fisica dell'affetto.
Ricevere tenerezze da persone sconosciute provoca fastidio e paura, così come non è detto che persone all'apparenza distaccate non ci vogliano bene o non ci siano vicine. La fisicità del contatto deve essere espressa a seconda della situazione e al tipo di relazione.

Cosa ne pensi? Quanto è importante il contatto fisico nelle relazioni con gli altri?

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