Come apprendiamo le cose? Grazie a un "cono" ...

"L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione". Oscar Wilde

Alcune persone pensano che un libro possa loro insegnare tutto, il perchè delle cose, dei loro problemi, come comportarsi, addirittura come essere felici.
Come se leggere un manuale potesse da solo aiutare a capire e conoscere nuove cose. O risolvere tutto.
Peccato che sapere solo il perché non ci aiuta automaticamente a cambiare, a smettere di soffrire, a stare meglio.

L'esperienza pratica, invece, rispetto alla sola lettura ha un impatto ben diverso su di noi perchè ci coinvolge completamente, cervello, corpo e animo.

Oggi voglio parlarti di uno schema ideato dal pedagogista americano Edgar Dale, che constatò come la nostra memoria sia profondamente influenzata dalle nostre esperienze: più sono nuove, particolari e ricche di emozioni, più le ricorderemo con facilità.
Dai suoi studi emerse il famoso “cono”, che ti riporto qui di seguito:

gallucci psicologo torino

Lo schema di Dale evidenza subito un aspetto interessante, e cioè che l’apprendimento ha una doppia natura, perchè può essere:
  • Passivo (attività come la lettura, l’ascolto, le lezioni d'aula, o la visione di foto, film o spettacoli), che ha le più basse percentuali di memorizzazione; 
  • Attivo, quando ci mettiamo in azione, per esempio ripetendo, parlando in pubblico, ma soprattutto partecipando e mettendo in pratica ciò che abbiamo imparato. 

E proprio perchè dopo 2 settimane riusciamo a ricordare il 70% di ciò che diciamo ed il 90% di ciò che diciamo e facciamo, scoprirai ad esempio quanto serve poco se il tuo metodo di studio si basa solo sulla lettura e ripetizione a pappagallo di quanto scritto sui libri.
Devi rendere quanto più attiva e coinvolgente l'attività di studio, devi imparare a fare il più possibile "tuoi" gli argomenti di studio, rielaborandoli e mettendoli in pratica.

E ciò vale a maggior ragione anche per ogni altro tipo di attività della vita, oltre allo studio.
Per questo, apprendere dall'esperienza, immergersi nello sperimentare nuove sfide e situazioni ci rimane così impresso nella memoria. Apprendere così, attraverso il fare.
Per lo stesso motivo, può essere utile, oltre all'essere ascoltati da un esperto, anche ascoltarsi, schiarirsi le idee, chiarire le proprie emozioni e sentimenti mentre li si espone.

Cosa ne pensi? Tu hai applicato o applichi questi principi nello studio o in altri ambiti della vita? Rispetto al Cono dell’apprendimento di Dale, dove ti collochi?

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1 commento:

  1. E' vero. Solo leggendo non riesco a memorizzare un concetto. legandolo a qualcosa di dinamico, resta maggiormente in mente. Mi rendo conto di aver usato, ai tempi della scuola, un metodo di studio errato. Ecco perchè avevo così tanta difficoltà a memorizzare. Poi adesso....l'età :)

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