Come trasformare le proprie ferite

Avete presente quando ci imbattiamo per caso in due cose diverse, ma che ci comunicano, come per coincidenza, un messaggio simile?
E' quello che mi successo con un aforisma che ho letto e un'immagine che mi è capitata sotto agli occhi.
"A ciascuno il compito di trasformare le proprie ferite in punti di inserimento per le ali" (J. Sullivan)

gallucci psicologo torino

Il kintsugi (o kintsukuroi, letteralmente significa "riparare con l'oro") è un'arte giapponese che consiste nel riparare oggetti di ceramica rotti con oro o argento liquido o lacca mischiata a polvere d'oro per saldarne insieme i frammenti.

Questa tecnica permette così di ottenere degli oggetti preziosi perchè ne aumenta il valore sia dal punto di vista economico sia da quello artistico: ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico e irripetibile, per la casualità con cui la ceramica si può rompere.

La pratica nasce dall'idea di base che dall'imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora più grande di forza e perfezione estetica e interiore.

Metaforicamente, non importa dunque quante ferite abbiamo subito, quante volte ci siamo scheggiati, rotti o spezzati: abbiamo sempre la possibilità di superare le difficoltà che attraversiamo, rendendo la nostra vita più forte e migliore di prima.

Che ne pensate? Se avete piacere, aspetto i vostri commenti e impressioni :)

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2 commenti:

  1. È una bellissima metafora ma credo funzioni per ferite lievi...o l oro supererebbe il materiale di base...

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    1. è vero, e il punto sta proprio in cosa, quanto e come poter riparare/si :)

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