Elogio della gratitudine (e 3 modi per praticarla)

Siamo spesso preoccupati per quello che non abbiamo o per le cose che non sono accadute e, di conseguenza, raramente ci rendiamo conto di ciò che invece abbiamo.
Ci sono sempre molte cose per cui essere riconoscenti, anche se troppo spesso tendiamo a non ricordarlo. Dimenticando il legame che esiste tra la nostra insoddisfazione e la gratitudine, o meglio, la sua assenza. 

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La gratitudine non va confusa con la gratificazione, che è la soddisfazione semplice e immediata di un bisogno, nè con il comportamento formalmente ben educato.
Dire “grazie” non basta sempre per esprimere gratitudine, come dire “ti amo” non sempre significa amare.

La gratitudine è invece un sentimento specifico, per certi aspetti simile all'amore, composto da una piacevole emozione di “leggerezza” interiore e di riconoscenza.
È un punto di forza della personalità, la capacità di essere consapevoli di ciò che c’è di positivo nella propria vita, in modo autentico e sincero.

Da secoli la filosofia e le religioni orientali hanno per primi intuito l’importanza di coltivare quotidianamente la nostra gratitudine.
E i primi studi della psicologia sulla gratitudine si devono alla psicoanalista Melanie Klein negli anni '50.
Anche ricerche recenti (Emmons e McCullough, Lyubomirsky, Seligman) hanno dimostrato che imparare ad esprimere la gratitudine per ciò che già si ha può avere un effetto significativamente positivo sull’umore e sul benessere psicofisico. Sviluppare la gratitudine protegge da stress e depressione, favorisce il senso di soddisfazione della vita e maggiore autostima.

Insomma, quando siamo grati, siamo felici.

Questa emozione non è così semplice da ottenere, soprattutto quando ti senti troppo preoccupato per qualcosa, scoraggiato o sotto stress.
Ma esistono tecniche efficaci per entrare in una condizione di gratitudine.
Te ne propongo tre.

1) Tieni un diario della gratitudine
Tenere quotidianamente un diario personale può essere un buon modo per praticare la gratitudine: ogni giorno, in un momento tranquillo della giornata (magari appena svegli o prima di andare a dormire) pensa e scrivi 3 cose o situazioni per cui sei stato grato, senza le quali la tua vita sarebbe un po' più povera.
Nulla di eccezionale o particolare: un buon pasto, una risata, una piccola soddisfazione...
L’atto di scrivere è importante perchè aiuta a organizzare i pensieri, integrarli con le emozioni e accettare ed elaborare le esperienze che si vivono.
Un altro modo consiste nello scrivere ogni tanto una vera e propria “lettera di ringraziamento” indirizzata ad una persona della nostra vita a cui siamo grati. Questo dà l’occasione per ri-entrare in contatto con emozioni e vissuti positivi che magari diamo per scontati.

2) Riparti dai tuoi sensi
Quando è stata l'ultima volta che ti sei sentito felice per eventi o situazioni apparentemente banali? Nel corso della giornata concentrati sulle tue capacità di percepire ciò che ti circonda attraverso i sensi (vista, udito, olfatto, gusto, tatto), partendo da piccoli piaceri: i colori di un tramonto, il suono di una musica che ti piace, il profumo del bucato, il sapore di un cibo …

3) Trova motivi improbabili per esserne grato
Praticare la gratitudine è difficile, soprattutto se abbiamo avuto una giornata storta o nei piccoli o grandi incidenti della vita. Siamo stressati dal lavoro. Abbiamo perso qualcuno. Abbiamo ferito una persona che amiamo. Abbiamo commesso qualche errore.
E anche gli eventi difficili superati nel passato possono contribuire a farti sentire maggiormente grato per ciò che hai nel presente.
Ma è proprio in questi momenti che la gratitudine può aiutarci.
Il tuo smartphone si è rotto? Può essere un'ottima occasione per disconnettersi e riscoprire il piacere di chiacchierare di persona.
Quando affronti una sfida ardua nella tua vita, prova a trovarne il lato positivo, ad essere riconoscente per ciò che sei chiamato ad affrontare: è un'opportunità per crescere, imparare, migliorarsi.
Quando una tragedia ti colpisce, sii grato per la vita che hai ancora intorno a te, per apprezzarla ancora di più.

Praticare la gratitudine ci ricorda che possiamo essere felici ora, a maggior ragione attraverso le difficoltà.

Cosa ne pensi? Quanto sei grato di ciò che hai?
Scrivimelo nei commenti, te ne sono grato ;-)

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