Sopravvivere al Natale

gallucci psicologo torino


Chi ha detto che il Natale debba essere felice per tutti? Per alcune persone, le feste che dovrebbero essere momenti di gioia, si trasformano in momenti stressanti, possono suscitare vissuti depressivi e ansiosi, specie il Natale.
Stanchezza, senso di malessere, ansia, perdita di interesse, senso di colpa e insonnia sono alcune delle sensazioni di disagio che si possono presentare prima, durante e dopo il periodo natalizio.
Non sempre l’aria di festa, di famiglia e allegria viene vissuta con serenità e, spesso, le persone si trovano a dover fare i conti con sensazioni interiori di tristezza, ansia, solitudine.
Sono le risposte emotive ad un clima di forzata felicità.

Se di base sono già presenti malesseri di tipo psicologico, possono diventare più acuti proprio nel momento del Natale, ricorrenza che ci viene trasmessa come la festa in cui devono obbligatoriamente trionfare la famiglia e gli affetti.
Alcune persone poi potrebbero avere ricordi dolorosi legati alla perdita di persone care o di un’infanzia triste, che nel periodo delle feste possono tornare con il loro carico emotivo.

Le feste natalizie e di fine anno, con il loro sovraccarico di felicità collettiva a tutti i costi, shopping forzato per i regali, riunioni con i parenti, per alcuni possono così diventare ulteriore fonte di stress.
Proprio perché si è quasi come costretti ad essere felici, l’umore depresso, l'ansia, il senso di solitudine si accentuano, soprattutto nel confronto fra l'euforia collettiva e il proprio malessere.

Aggiungiamo poi che il Natale, oltre al significato religioso, porta con sé inevitabili considerazioni su se stessi, sull’anno passato che sta per finire e sulle proprie relazioni, è tempo di bilanci non sempre positivi e aspettative non realizzate, in campo affettivo e lavorativo.

Le feste sono un momento che espone molti a subire lo stress relazionale del carico di obblighi, doveri e impegni cui si è tenuti: essere sempre presenti e sorridenti, dover mostrare il meglio di sé, recitare un ruolo imposto di fronte a parenti (magari dimenticati per il resto dell'anno) con cui si è costretti a condividere feste, cene, rituali in cui ci si sente spesso estranei e a disagio.

In fondo investiamo emotivamente troppo nel Natale, illudendoci che scompaiano magicamente difficoltà, frustrazioni, solitudine.
Come in ogni disagio che viviamo, ciò che conta il significato che attribuiamo all’esperienza che viviamo: ciò di cui abbiamo veramente bisogno non è riempire un vuoto, ma scambiare e condividere emozioni che ci facciano stare bene con noi stessi, gli altri e il mondo in modo autentico.

Consigli per (soprav)vivere bene il Natale
Che fare dunque se ci si trova in questa situazione? Vi propongo qualche suggerimento per affrontare in modo migliore il periodo natalizio.
  • Minimizzare le aspettative irrealizzabili e trasformare il Natale in una festa "normale” e non in una data in cui bisogna essere felici a ogni costo. Non formulare propositi di grandi cambiamenti di vita legati a questa festività o all'anno nuovo, ma proporsi obiettivi realistici, organizzando tempo e priorità; 
  • Fare regali davvero sentiti, sapendo che un piccolo pensiero scelto e curato può essere più gradito di un grande oggetto anonimo, non pensato e privo di sentimento; 
  • Evitare di vedere persone in una socialità forzata e di circostanza: non c'è niente di più stressante che dover sorridere e festeggiare con qualcuno con cui si ha poco da dire o condividere; 
  • Soprattutto permettere a se stessi di essere tristi o malinconici, anche sotto Natale: magari può essere un'occasione di riflessione per riappropriarsi della propria interiorità, di cosa realmente desideriamo e realmente siamo. 

In qualsiasi modo sceglierete di passare questi giorni, intanto Auguri di Buone Feste!

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